Archivi dei tag: Gianluca Tana

Babylon di Damien Chazelle, la recensione

Babylon

Vagamente ispirato all’Hollywood Babilonia raccontata nell’omonimo libro di Kenneth Anger (tanto storicamente attendibile quanto Fast and Furious come documentario sulle auto sportive), Babylon, il nuovo film di Damien Chazelle, è un monumentale racconto che abbraccia quasi trent’anni di storia di cinema hollywoodiano, dall’epoca del muto fino alle soglie degli anni ’60. Il punto di partenza …

Le buone stelle – Broker, la recensione del film di Hirokazu Kore-eda

Le buone stelle

Con Le buone stelle – Broker, Hirokazu Kore-eda torna ad affrontare il tema cardine della sua opera cinematografica: la famiglia. In particolar modo, la sua filmografia si interroga su che cosa renda tale una famiglia, su come le esperienze che viviamo e i legami che costruiamo siano capaci di creare ricordi preziosi ed indelebili, capaci …

Il signore delle formiche, la recensione del film di Gianni Amelio

Il signore delle formiche

Gianni Amelio porta sullo schermo il caso Braibanti, una delle pagine più buie nella storia del diritto italiano. Attraverso la finzione storica, Il signore delle formiche indaga quei meccanismi di omofobia, discriminazione e lacune legali che sono alla base di numerosi problemi presenti ancora oggi nei nostri sistemi politici e giuridici, evidenti come non mai …

The Happiest Man in the World di Teona Strugar Mitevska, la recensione (Venezia 79)

The Happiest Man in the World

«Nessuno sa dov’è la Bosnia, chiedi ad un occidentale cos’è successo qui durante la guerra!». Questa frase pronunciata da uno dei personaggi di The Happiest Man in the World è un atto di accusa verso il mondo occidentale e una chiave per comprendere la volontà che muove il cinema di Teona Strugar Mitevska. La regista …

Nope, la recensione del film di Jordan Peele

Nope

«Getterò su di voi un’immondizia abominevole, vi renderò vili e vi farò diventare uno spettacolo». Con queste parole si apre Nope, il nuovo lavoro di Jordan Peele, una citazione della Bibbia che diventa dichiarazione d’intenti in un’opera in cui il discorso sullo spettacolo, sullo showbusiness e sulla potenza dello sguardo è assolutamente centrale. Nope inizia …